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Archivio di Stato di Latina

Restaurazione

STATO PONTIFICIO - Con il motuproprio del 6 luglio 1816 lo Stato pontificio veniva ripartito in 17 delegazioni di classe diversa, rette ciascuna da un delegato o legato che ne curava l'aspetto politico amministrativo e giudiziario penale. Solo nel 1831 fu istituita nelle province la divisione del potere politico amministrativo da quello giudiziario, avviando un processo di riforma che ebbe fine con l'editto del 22 novembre 1850, con il quale il territorio statale fu ripartito in circondario di Roma e in 4 legazioni comprendenti da 3 a 6 province. La parte settentrionale della odierna provincia di Latina apparteneva alla legazione comprendente le tre province di Velletri, Frosinone e Benevento, affidata al cardinal Decano. 

Governo di Cori (1814-1871; 159 : 147 bb. e 12 regg.) La documentazione del periodo della restaurazione è parte del fondo denominato Governo di Cori, trasferito dall'Archivio di Stato di Roma nel 1968.

Governo di Priverno (1824-1849; bb.) La vita amministrativa e giudiziaria della comunità di Piperno (oggi Priverno) era regolata in antico regime dagli Statuti. Supremo magistrato era il Podestà, il cui ufficio consisteva nella giurisdizione civile e criminale che amministrava direttamente, coadiuvato dal notaio dei malefici e dal notaio del banco civile. Di grande importanza era pure la magistratura dei sindacatori che esercitavano la tutela e la rappresentanza degli interessi del Comune. Con il motuproprio del 1816, che faceva ricadere il Governo di Piperno nel distretto di Terracina, delegazione di Frosinone, il governatore aveva funzioni giudiziarie.

REGNO DELLE DUE SICILIE (1815-1862; con documentazione fino al 1879; 768 : 96 bb., 472 regg. e voll., 200 fascc.) La nuova legge organica giudiziaria n. 727/1817 non modificò sostanzialmente l'organigramma strutturale dato al sistema giudiziario dalle riforme napoleoniche, ma con la nuova legge la proposta per la nomina dei giudici fu demandata direttamente al Ministro di Grazia e Giustizia e alla scelta al Sovrano. Coadiuvato da un cancelliere, il giusdicente vide ampliate le proprie competenze. Primi anelli della Magistratura, i giudici di Circondario agivano come delegati della legge nelle funzioni di Presidenti, Procuratori Generali del Re e facevano parte delle commissioni marittime; come agenti di polizia ordinaria curavano la sicurezza pubblica ed erano investiti di innumerevoli attribuzioni in ogni ramo di servizio del governo.

Giudicato circondariale e mandamentale di Fondi (1815-1879; 200 fascc., 3 regg.) Il fondo, trasferito dall'Archivio di Stato di Caserta nel 1960, comprende fascicoli di sentenze ed udienze civili, sentenze ed udienze penali, atti vari di giustizia civile e "pandette" civili e penali.

Giudicato Circondariale e mandamentale di Gaeta (1817-1866; 268 regg., 56 voll.) Il fondo, trasferito dall'Archivio di Stato di Caserta nel 1960, contiene documentazione relativa a sentenze civili e correzionali (penale), registri dei delitti commessi, dei condannati e detenuti, dei diritti di cancelleria, delle vidimazioni e atti diversi in materia civile.

Giudicato circondariale e mandamentale di Ponza (1818-1869; 133 regg. e 4 voll.) Il fondo, trasferito dall'Archivio di Stato di Caserta nel 1960, comprende sentenze civili, sentenze correzionali, mandati di deposito, mandati di arresto, verbali di visita alle carceri, e registri dei corpi di reato.

Giudicato circondariale e mandamentale di Traetto (ora Minturno) (1818-1873; 96 bb., 8 regg.) Il fondo, trasferito dall'Archivio di Stato di Caserta nel 1960, è costituito da sentenze civili e correzionali, verbali, crimini e delitti, corpi di reato, sorvegliati politici, minori e circolari riservate.



Ultimo aggiornamento: 25/11/2022