STATO PONTIFICIO
Il territorio pontino facente capo allo Stato pontificio rientrava, in antico regime, entro i confini della provincia di Marittima e Campagna, il cui governatore aveva sede a Frosinone. Non v'erano dunque nel nostro territorio organi del governo periferico di livello provinciale e le carte prodotte dagli ufficiali statali di livello inferiore, i vice-governatori o governatori cittadini, sono conservate negli archivi comunali. Con la repubblica romana fu disegnata una struttura dipartimentale nella quale il territorio pontino venne a far parte, con i suoi cinque cantoni (Cori, Sermoneta, Sezze, Priverno e Terracina), del Dipartimento del Circeo, con capoluogo Anagni. Con la prima restaurazione (1799-1809) tornarono ad esercitare il loro potere politico ed amministrativo i governatori pontifici.
Governatore di Cori - (1520-1808; 127 : 34 bb., 93 regg.) - Con il patto stipulato con l’Urbe il 29 novembre 1312 la città di Cori veniva sottoposta alla giurisdizione del Senato Romano, secondo i rapporti regolati dallo Statuto comunale (edizioni del 1549 e del 1732). Tale soggezione per Cori cessò nel 1847, quando Pio IX abolì l'antico Senato Romano ed istituì un Municipio che rinunciò alla giurisdizione su Cori. Il comune fu quindi sottoposto alle leggi generali dello Stato pontificio ed entrò a far parte della Legazione di Velletri. La documentazione, trasferita dall'Archivio di Stato di Roma nel 1968, si compone delle seguenti serie: Giustizia civile: citazioni e testimonianze, 23 regg. (1524-1797) - registri contenente atti del procedimento civile. Il periodo è così documentato: 1524-1594 (19 regg.); 1648-1690 (3 regg.); 1795-1797 (1 reg.); Giustizia civile: assegnazione di termini, 2 regg. (1552-1571) - registri conteneti richieste di assegnazione di termini; Giustizia civile: apoche, 2 regg. (1617-1626) - volumi di ricevute di pagamento; Giustizia criminale: querele, 18 regg. (1696-1800) - i registri contengono atti di giustizia criminale: "Liber querelarum", allegati di referti medici e ritiri di querele. Sul frontespizio di ogni registro è indicato il nome del governatore e del notaio cancellliere; Giustizia criminale: fascicoli di querele e denunce, 34 bb. (1718-1808) - la serie comprende fascicoli di processi di competenza della magistratura romana, contenenti la querela, il verbale di interrogatorio delle parti, eventualmente la perizia e lvolte a sentenza; Giustizia criminale: inquisizioni, 1 regg. (1520-1790) - la serie comprende registri contenti i verbali dell'intero procedimento penale; il periodo è così documentato: 1520-1593 (8 regg.); 1623-1639 (2 regg.); 1711-1790 (2 regg.); Giustizia criminale: indizi, 4 regg. (1737-1797) - la serie comprende registri contenenti querele contro ignoti. Sul frontespizio dei registri è indicato il nome del cancelliere e, a volte, del governatore; Giustizia criminale: istanze, mandati e perizie, 14 regg. (1553-1802) - la serie comprende registri contenti atti di giustizia criminale; il periodo è così documentato: 1553-1576 (3 regg.); 1643-1644 (1 reg.); 1738-1802 (10 regg.); Giustizia criminale: sentenze, 3 regg. (1532-1751) - la serie è costituita da tre libri "Inquisitionum" che documentano il periodo 1532-1537, 1666-1699, 1711-1751; Danno dato: querele, 7 regg. (1751-1802) - la serie comprende registri contenenti querele per reati di danneggiamento del patrimonio fondiario e di appropriazione indebita di frutti altrui; Giustizia criminale: testimonianze, 8 regg. (1550-1592) - la serie comprende registri contenenti esami testimoniali in procedimenti penali.