I partiti politici in provincia di Latina : primi materiali per un progetto di ricerca storica e di tutela degli archivi, a cura di AGOSTINO ATTANASIO e PIER GIACOMO SOTTORIVA, Latina: Archivio di Stato di Latina, 2005 (Carte Pontine, 2).
La pubblicistica pontina è alquanto avara di indagini sulla formazione della struttura politica, dell’assetto economico, della organizzazione sociale che la Provincia di Latina ha maturato a partire dalla fine della guerra, come mostra la francescana povertà della bibliografia che in materia può essere allegata.
Eppure, proprio qui, il tema della formazione dei gruppi dirigenti e del ceto politico, se affrontato con gli adeguati mezzi della ricerca scientifica, potrebbe dare risultati significativi.
Nella giovane provincia dì Littoria, da poco fondata, la catastrofe della guerra all’improvviso fa crollare tutto, interrompendo qualsiasi processo di consolidamento dei contesti amministrativi e di ordinata sedimentazione delle articolazione sociali. La classe dirigente locale che si stava formando è spazzata via ed il difficile passaggio dal fascismo alla democrazia avviene in un vuoto assoluto di poteri, ben presto riempito dai partiti politici della nuova Italia.
Sicché nella regione pontina i partiti politici sono luogo di selezione della nuova classe dirigente ed hanno una funzione quasi rifondativa della sua società
Questo volume, con cui CARTE PONTINE avvia la serie di materiali, non s’illude di poter colmare vuoti bibliografici. Esso offre descrizioni di fonti archivistiche, frammenti di storia fatti di ricordi e testimonianze, talvolta di ricostruzioni storiche di più ampio respiro, o di appunti per ricerche da proseguire. Fornisce pure una serie di profili biografici dei protagonisti della politica, di cui si stava perdendo persino la memoria.
Per un progetto di ricerca storica e di tutela delle fonti che l’Archivio di Stato di Latìna ha avviato mediante l’acquisizione degli archivi della federazione del PCI di Latina, di Vittorio Cervone e del PRI, ed attivandosi per l’accessibilità delle carte di Tommaso Stabile.